Le allergie da contatto generalmente si manifestano come risposta dell’organismo al contatto con sostanze allergizzanti, dette anche allergeni.
La dermatite da contatto può scatenarsi in modi diversi. Come facciamo a riconoscerla? La pelle si presenta arrossata, si possono formare delle vescicole o croste. Segue una sensazione di forte prurito nella zona interessata dal contatto o, nei casi più gravi, una sensazione diffusa.
Le sostanze che scatenano l’allergia possono trovarsi un po’ ovunque, in prodotti e oggetti di origine ambientale (come piante, fiori e derivati), di origine animale (come i peli del cane) o di origine chimica (come coloranti, conservanti, resine e metalli).
Una delle cause principali della dermatite da contatto risiede nell’allergia al nichel. Vediamo da vicino cos’è e come è più opportuno intervenire.
Che cos’è il nichel e dove trovarlo
Il nichel è un metallo pesante di colore bianco-argenteo resistente all’aria e all’acqua. Il termine pare derivare da una parola svedese Nickel, associata ad un piccolo folletto, o dal tedesco Kupfernickel, rame del diavolo. Nome, quest’ultimo, dato dai minatori quando ancora il metallo non aveva un utilizzo significativo.
È ampiamente diffuso nell’ambiente, lo possiamo ritrovare, infatti, nel suolo, nell’acqua, nell’aria e nella biosfera. In piccolissime quantità lo troviamo anche nel nostro organismo, coinvolto ad esempio in alcuni processi metabolici.
Il cibo è la principale fonte di esposizione al nichel ma, grazie alle sue proprietà, ne è frequente l’impiego in oggetti di uso comune. Lo ritroviamo, quindi, in accessori di bigiotteria come:
- Orecchini
- Piercing
- Bracciali
- collane
Ma anche in altri oggetti metallici di uso quotidiano come:
- chiavi
- monete
- cinture
- chiusure lampo
Scopriamo insieme come si manifesta e quali sono le conseguenze dell’allergia al nichel.
Come si sviluppa un’allergia al nichel
Secondo studi epidemiologici più recenti, circa il 15-20% della popolazione è interessato da una dermatite da nichel con maggiore incidenza nella popolazione femminile. In sostanza parliamo di una reazione esagerata del sistema immunitario verso questo metallo.
Come tutte le allergie, anche quella al nichel nasce come un meccanismo di difesa da parte dell’organismo: si manifesta normalmente entro 48-72 ore dall’esposizione a oggetti che lo contengono ed è facile da riconoscere.
Tra i sintomi più diffusi troviamo:
- Prurito
- Arrossamento
- Bruciore
- Dolore
- Gonfiore.
Nei casi più gravi sono stati riscontrati: orticaria generalizzata e disturbi respiratori (rinite, asma, stanchezza).
Una volta sviluppata l’allergia, il sistema immunitario si attiverà tutte le volte in cui l’organismo entra in contatto con il metallo, scatenando una risposta allergica. Non esistono, dunque, delle cure definitive per eliminare l’allergia al nichel, tuttavia, opportuni trattamenti possono ridurne i sintomi.
Allergia al nichel: come curarla
Il test classico per determinare con certezza che si tratti di dermatite da nichel è il Patch Test: un dischetto contenente un pannello di sostanze allergizzanti verrà applicato sulla pelle per 48/72 ore e una volta rimosso rivelerà o meno la presenza di un arrossamento. In alternativa, troviamo il Prick test in cui gli allergeni vengono somministrati a gocce.
Se viene riscontrata un’allergia al nichel o una predisposizione genetica ad essa, il medico saprà consigliare i prodotti da applicare sulla pelle o i medicinali da assumere per via orale. Si tratta di antistaminici o, nei casi più gravi, di cortisonici.
È possibile, inoltre, affidarsi a dei rimedi naturali per alleviare la sintomatologia legata alla dermatite da contatto nichel. Si tratta non di cure ma di rimedi naturali che completano il trattamento farmacologico: erbe aromatiche, fiori, foglie che migliorano il benessere dell’intestino. Qualche esempio? Una tisana a base di finocchio, semi di anice verde, aneto e coriandolo è fondamentale in caso di disturbi intestinali.
La prevenzione, però, resta a oggi l’unica arma vincente. Di seguito alcuni consigli per una vita Nichel-free (o quasi).
Prodotti nichel free: cosa sono e perché sceglierli
Per ridurre la probabilità di sviluppare una dermatite è meglio evitare l’esposizione prolungata a oggetti che contengono questo metallo, in particolare gioielli e bigiotteria ma non solo. Il mercato ci viene incontro con prodotti nichel-free sempre più diffusi, a certificare proprio una crescente attenzione nei confronti della dermatite da nichel.
Prenditi cura di te e del tuo benessere a piccoli (grandi) passi: scegli utensili e altri oggetti di metallo con manico di plastica o di legno, non cucinare con pentole smaltate o in acciaio e preferisci vetroceramica e ghisa.
Come abbiamo visto, sono numerosi gli accessori realizzati con questo materiale: orecchini, bracciali, bottoni metallici dei jeans o fibbie per cinture per cui chi soffre di allergia da nichel deve fare estrema attenzione a quello che indossa.
Fibbie per cinture nichel free
Spesso sono proprio le fibbie delle cinture a contenere questo metallo e il fatto che restino a contatto con il nostro corpo per diverse ore può scatenare l’allergia.
Per fortuna oggi questi accessori sono realizzati anche in materiali alternativi. Le fibbie per cinture anallergiche, per esempio, sono acquistabili in due composizioni: le fibbie nichel free a basso contenuto di nichel (sotto lo 0, 01%) e quelle gommate.
Nel primo caso parliamo di una fibbia adatta a chi soffre di un’allergia non grave, diversamente anche una minima percentuale di questo materiale potrà generare effetti collaterali.
Sono nate così le fibbie gommate che sono dotate di uno strato protettivo in gomma: queste ultime permettono di creare un vero scudo per la pelle dei soggetti altamente allergici, proteggendola da prurito e sfoghi.
Scegliere accessori nichel free non significa rinunciare al gusto contemporaneo e alle tendenze del momento: oggi l’attenzione al design è alta e scegliere quello più adatto a te sarà facile e divertente! Scopri le nostre proposte per le tue cinture no nickel allergy.
Condividi questo articolo